Il Gattopardo

Giuseppe Tomasi di Lampedusa

L’autore trasse ispirazione da vicende storiche della sua famiglia, i Tomasi di Lampedusa, e in particolare dalla biografia del bisnonno, il principe Giulio Fabrizio Tomasi (nell’opera il principe Fabrizio Salina), vissuto durante il Risorgimento e noto anche per aver realizzato un osservatorio astronomico per le sue ricerche. Scritto tra la fine del 1954 e il 1957, fu presentato all’inizio agli editori Arnoldo Mondadori Editore e Einaudi, che ne rifiutarono la pubblicazione (il testo fu letto da Elio Vittorini che successivamente sembra si fosse rammaricato dell’errore), avvenuta poi dopo la morte dell’autore da Feltrinelli con la prefazione di Giorgio Bassani, che aveva ricevuto il manoscritto da Elena Croce. Nel 1959 ricevette il premio Strega divenendo il primo best-seller italiano con oltre 100.000 copie vendute. Nel 1963 fu trasposto nel film omonimo da Luchino Visconti.