La strada per Roma

Paolo Volponi

L’Italia torbida e innocente degli anni che segnano il trapasso dal dopoguerra al miracolo economico.
Rimasto inedito per quasi trent’anni, questo straordinario «romanzo di formazione» traccia con classica serenità compositiva e al tempo stesso con febbrile, convulsa inquietudine testimoniale la storia di un giovane che vive il proprio sofferto distacco dall’età dell’irresponsabilità e dei miti come illusoria scoperta di un «modello di sviluppo» capace di affrancare insieme il suo destino e quello della società. Svincolandosi, o credendo di svincolarsi, dall’abbraccio dolcissimo e micidiale della piccola città in cui è nato, egli imboccherà «la strada per Roma», diventando finalmente adulto. Ma nel suo partire e tornare e ripartire, nell’intrico nevrotico delle sue amicizie e dei suoi amori, c’è l’ambiguità tragica, proiettata sul piano di un’esperienza individuale e gloriosamente «romanzesca», di una generazione e di una società che ha visto morire a poco a poco le passioni e le speranze nate subito dopo la guerra.