Un altare per la madre

Ferdinando Camon

Il romanzo è la conclusione ideale di quello che Camon ha intitolato il “ciclo degli ultimi”, in cui un mondo contadino immobile da sempre rivive nella sua miseria e della sua grandezza. Da questa matrice terrestre l’autore approda, per trasfigurazione d’amore, mediazione di memoria e virtù di poesia, a un sentimento dell’immortalità che trova il suo simbolo e segno nell’altare di rame costruito per la madre. È il padre che lo erige, ma è il figlio che ne registra la nascita costruendo a sua volta un “altare di parole”, il libro appunto che consentirà alla madre di “smettere di morire”. Una testimonianza d’amore, che soprattutto coinvolge con un’intensa religiosità di timbro tolstoiano. Una scrittura compatta e tesissima, epica ed elegiaca.