I fratelli Cuccoli

Aldo Palazzeschi

Celestino Cuccoli è uno “zitello” dolce e pacioso, non privo di una sottile vena di follia: reduce da un amore conclusosi con la morte della fidanzata, si è chiuso in una vita casta e claustrale. Ma il desiderio di avere figli lo porta ad adottarne ben quattro in un orfanotrofio. Li ama, li tratta come principi dilapidando un patrimonio, incurante di non essere ricambiato. Anzi: verrà derubato e ferito.

Ma gli anni passano, e finalmente l’incondizionata generosità di Celestino viene premiata con l’affetto dei ragazzi ormai cresciuti e soprattutto con la miracolosa illusione di un nuovo amore. Sulla soglia dei settant’anni il protagonista si infatua di una giovane ventenne che, colpita dal suo candore, lo ricambia. E proprio nel giorno delle nozze, l’anziano Celestino muore felice. Pubblicato per la prima volta nel 1948, I fratelli Cuccoli è l’opera più intensamente autobiografica di Palazzeschi, ma costituisce anche un ritratto disincantato e ironico dell’Italia fascista, illuminato dal sorriso e dalla straordinaria capacità inventiva dell’autore.