Guido Piovene nasce a Vicenza nel 1907 da una nobile famiglia. Compie i suoi studi a Milano, laureandosi nel 1929 in Filosofia.

Inizia giovanissimo l’attività di giornalista, prima come corrispondente dell’«Ambrosiano » dalla Germania nel 1930, poi come caporedattore di «Pan» a Firenze nel 1933. Due anni dopo entra al «Corriere della Sera» e viaggia come corrispondente fra Londra, Parigi e la Spagna. Nel frattempo, collabora assiduamente alle riviste «Pegaso», «Solaria», «Libra», «Leonardo». Esordisce in letteratura con la raccolta di racconti La vedova allegra (1931), al quale seguono il romanzo epistolare Lettere di una novizia (1941), La Gazzetta Nera (1943), Pietà contro pietà (1946) e I falsi redentori (1949). Dal 1942 intanto vive in Toscana, ma continua a viaggiare molto collaborando prima a «Epoca » (ne resta traccia in De America del 1953 e Madame la France del 1966) e in seguito con la RAI, che lo incarica di compiere un reportage nelle regioni italiane e del quale dà conto in Viaggio in Italia (1957). Appartengono a questi stessi anni le molte prose giornalisti che, tra le quali vanno ricordate Lo scrittore tra la tirannide e la libertà (1952) e Processo dell’Islam alla civiltà occidentale (1957). Torna alla narrativa nel 1962 con La coda di paglia, seguito da Le furie (1963), Le stelle fredde (1970) e Il nonno e la tigre (1973). Nel 1958 torna a Milano e inizia a scrivere sulle colonne de «L’Espresso». Nel 1974 lascia il quotidiano «La Stampa», al quale lo legava una collaborazione più che ventennale, per passare al «Giornale nuovo» di Indro Montanelli come responsabile delle pagine culturali e letterarie, ma muore nello stesso anno a Londra. R. Catalano ha curato la pubblicazione di Verità e menzogna (1975), Inverno di un uomo felice (1977), Romanzo americano. Lettere tra fidanzati (1979), Un ragazzo perbene (1997) e dei racconti Spettacolo di mezzanotte (1984). Un’edizione completa è stata edita da Mondadori (3 voll., 1976-86).